Sentite spesso parlare di queste figure professionali senza avere bene in mente le differenze? E’ vero: tutte e tre iniziano per –psi, ma sono effettivamente diverse tra loro. Proviamo allora insieme a capire la loro specificità, in modo tale da poter avere qualche strumento in più nella cassetta degli attrezzi nel momento in cui doveste rivolgervi ad uno di loro o semplicemente per curiosità e conoscenza personale.

Chi è lo psicologo
Iniziamo intanto col ricordare che la psicologia è la scienza che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle dinamiche relazionali. Essa trova applicazione in diverse aree, come per esempio la clinica, la formazione, lo sviluppo e l’educazione, il lavoro e le organizzazioni, l’area giuridica, la comunicazione ed il marketing, lo sport, le neuroscienze e la neuropsicologia.

Lo psicologo, che non è un medico, è un professionista sanitario laureato in psicologia; dopo la laurea, ha obbligatoriamente anche fatto un tirocinio, un Esame di stato ed infine si è iscritto all’Albo professionale. Può lavorare in ambiti differenti nel pubblico e nel privato, con l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere delle persone, dei gruppi e della comunità; nel far questo, utilizza diversi strumenti e metodi, come il colloquio ed i test psicologici.

L’Ordine degli Psicologi, Nazionale o Regionale, è un Ente pubblico che riunisce tutti gli iscritti all’Albo e vigila sulla professione al fine di prevenirne l’abuso; per essere tutelati rispetto alla vostra salute, è importante dunque che vi rivolgiate a professionisti iscritti all’Albo (potete consultare l’Albo Regionale della Lombardia sul sito www.opl.it o l’Albo Nazionale sul sito www.psy.it). Gli iscritti alla sezione A sono gli Psicologi (laurea specialistica di 5 anni), mentre alla sezione B sono iscritti i Dottori in tecniche psicologiche (laurea triennale).

Perché contattare uno psicologo
Può rivolgersi allo Psicologo, a seconda delle specifiche aree di competenza di quest’ultimo, chiunque di voi senta il bisogno di una consulenza specialistica: per esempio, se vivete un momento di crisi o se volete intraprendere un percorso di crescita personale, se siete un genitore che desidera migliorare la relazioni con il proprio figlio adolescente, se fate parte di una scuola e siete interessati a percorsi di promozione del benessere in classe o per insegnanti, o ancora se siete un’Azienda e vi serve una mano per affrontare problematiche relazionali e/o organizzative, o infine se siete uno sportivo che vuole migliorare la propria preparazione psicofisica. Non solo singole persone possono chiedere supporto ad uno Psicologo, ma anche gruppi, Aziende, Associazioni e Enti privati e pubblici.

E no, andare dallo psicologo non è scambiare quattro chiacchiere come fareste con i vostri amici, risparmiando… Altrimenti non sarebbe richiesto un percorso di studi così lungo per sviluppare le giuste competenze e non sarebbe così importante tutelare il setting.

Chi è lo psicoterapeuta
Possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in psicologia o medicina che abbiano acquisito una specifica formazione di almeno 4 anni presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). In generale, dunque, stiamo dicendo che lo Psicoterapeuta è uno Psicologo, ma può essere anche un Medico. Capiamo meglio…

Lo Psicologo Psicoterapeuta è uno psicologo che esercita anche l’attività della psicoterapia, offrendo alla persona un percorso specialistico per affrontare il disagio psicologico e favorendo un cambiamento consapevole in lei. Come detto poco sopra, dopo la laurea in Psicologia e l’iscrizione all’Albo, ha effettuato una specializzazione post-universitaria di almeno 4 anni. Le Scuole di Specializzazione appartengono a diversi approcci; il modo di lavorare dello psicoterapeuta dipende in modo massiccio dal tipo di orientamento che utilizza nel suo lavoro (es. rogersiano, psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, sistemico relazionale, gestalt ecc…). Può essere utile informarsi prima di iniziare un percorso di psicoterapia se si è interessati a scegliere, al di là del singolo professionista, l’approccio che presumibilmente si ritiene più adatto a sé ed ai propri obiettivi. Anche l’annotazione della qualifica di psicoterapeuta all’Albo degli psicologi può essere verificabile sul sito Regionale dell’Ordine o su quello del Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP)

Possono rivolgersi allo psicologo-psicoterapeuta persone con problematiche relazionali, esistenziali, lavorative, sessuali, psicosomatiche, affettive, familiari, che hanno malessere legato a traumi vissuti; possono esserci sia problemi che già inficiano la qualità della vita, magari anche accompagnati da sintomi come per es. ansia o depressione, sia disturbi di entità minore che -se non presi in carico- potrebbero esacerbarsi . Cosa importante: non ci si rivolge ad uno psicoterapeuta solo se si è “matti” (pregiudizio spero ormai superato!) né solamente in caso di grave sofferenza, ma anche “semplicemente” mossi dal desiderio di affrontare un lavoro su di sé in un’ottica di autoconoscenza, consapevolezza ed empowerment, al fine di rendere la propria vita più “soddisfacente”.

Chi è lo psichiatra
Lo Psichiatra, che può essere anche psicoterapeuta (in questo caso deve avere fatto la formazione e si parla di Medico Psicoterapeuta), è un laureato in medicina specializzato in psichiatria; egli si focalizza principalmente sull’intervento farmacologico per il trattamento dei disturbi psichici. Anche in questo caso, è importante verificare sempre nei rispettivi Albi le caratteristiche e le specializzazioni dei professionisti cui ci si affida. Il Neuropsichiatra Infantile è invece il medico specialista che si occupa delle patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva e dell’inquadramento diagnostico dei ritardi e disturbi dello sviluppo nella prima infanzia. La Neuropsichiatria Infantile svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per disturbi di natura neurologica, neuropsicologica, psicologica e psichiatrica del bambino e dell’adolescente.

Psicologo, psicoterapeuta e psichiatra/neuropsichiatra non sono isole separate in cui ognuno fa il proprio pezzettino, anzi. Accade spesso che lo psicologo/psicoterapeuta e lo psichiatra/neuropsichiatra, qualora ne valutino l’esigenza, collaborino, in un’ottica di integrazione mente-corpo; è ormai dimostrato da numerosi studi che varie patologie traggono giovamento da un intervento congiunto psicoterapico e farmacologico. Teniamo conto del fatto che un trattamento farmacologico, se opportuno, può essere utile non solo per diminuire il livello di sofferenza e migliorare la qualità della vita, ma anche per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per il lavoro psicologico.

E se non riuscite ad identificare fin da subito la figura professionale più idonea alla vostra situazione? Non preoccupatevi. I professionisti seri e preparati sapranno accompagnarvi verso la direzione migliore per voi. Può capitare che una persona consulti inizialmente un medico, spesso il medico di base, ricevendo poi l’indicazione di una psicoterapia. Allo stesso modo non è infrequente che, durante la consulenza psicologica, il cliente riceva l’indicazione per una consulenza medica. Questa reciproca integrazione di competenze è fondamentale alla luce della complessità della persona umana, al fine di una presa in carico completa e più efficace possibile.

Infine, così come avviene con lo psichiatra, lo psicologo-psicoterapeuta può collaborare con altri professionisti del territorio qualora la presa in carico del caso lo richieda, in un’ottica di reciproco scambio ed integrazione: il medico di base, il pediatra, il dietologo, il giudice, l’avvocato, l’insegnante, l’assistente sociale, l’educatore professionale ecc.

Lo Studio TrePsi è costituito da tre psicologi-psicoterapeuti, che collaborano con professionisti di fiducia.

 

BIBLIOGRAFIA

 

Dott.ssa Chiara Lazzari
Psicologa Psicoterapeuta